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LA STORIA DELLA PIZZA

È il simbolo per eccellenza della gastronomia italiana, un’ambasciatrice famosa e apprezzata in tutto il mondo, a tal punto che l’arte del pizzaiuolo napoletano è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Quella che conosciamo oggi è l’evoluzione di un alimento dalle origini antiche che affonda le sue radici nel passato.

Risale infatti alla preistoria, durante il Neolitico, la prima versione rudimentale della pizza: con la nascita dell’agricoltura si iniziarono a cuocere sulla pietra degli impasti di cereali tostati o di pane azzimo, privi di lievitazione.

Gli amanti della vera pizza napoletana, morbida, fragrante e dal bordo rialzato, avrebbero però storto il naso assaggiando la prima variante neolitica. Come non avrebbero riconosciuto le prime pite preparate dagli antichi greci: un pane appiattito a cui venivano aggiunti aromi, come la cipolla e l’aglio. Nel corso dei secoli sono emerse altre leggende e origini alternative: si narra infatti che il re dei persiani Dario il Grande, avesse l’abitudine di cuocere una sorta di pane piatto farcito con formaggio e datteri, che forse oggi verrebbe paragonato alla versione americana con l’ananas.

Ripercorrendo la lunga storia della pizza, sono giunte fino ai nostri giorni notizie risalenti alla fine del ‘500, in cui era diffusa la “mastunicola” una versione napoletana preparata con strutto, pepe, formaggio e foglie di basilico, alla quale si è poi aggiunta la variante con “cecinelli”, preparata con il pesce. L’unione tra l’impasto a base di farina e il pomodoro, avviene invece a metà del ‘700, nel Regno di Napoli: l’antica focaccia di origine popolare, che conquistava il palato di ogni classe sociale, iniziò ad essere venduta dai fornai del Regno e consumata per strada, dando vita ad uno dei primi esempi di street food.

La pizza non sa mantenere i segreti. Appena messa in tavola rivela subito i propri colori e sapori.

Se c’è un piatto universale, quello è la Pizza sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza.